sabato 29 settembre 2012

Il blog di Giacomo Salerno

JACK'S BLOG DELINQUENTI CHE VOTANO DELINQUENTI Pubblicato il 30 settembre 2012
MAGARI FOSSE UNA CASTA: IN FIORITO SI SPECCHIA UNA PARTE DELL’ITALIA di Curzio Maltese
Un giorno il grande Petrolini interruppe lo spettacolo per colpa di uno spettatore isolato che fischiava tutto il tempo dal loggione, guardò verso l’alto e disse: «Non ce l’ho con te, ce l’ho con quelli vicino che non t’hanno ancora buttato di sotto». Ecco qual è il mio stato d’animo nei confronti degli scandali del consigliere Fiorito, in arte Er Batman, e di tanti altri. Non ce l’ho (più) con loro, ma con quelli che li hanno votati.
«Bastava guardarli in faccia» ha detto Giancarlo Galan, ex ministro e governatore di Forza Italia, a proposito dei suoi compagni di partito, ma non di merende. Già, bastava. Ma perché lui non l’ha fatto? Soprattutto, perché non l’hanno fatto quelli che hanno votato in massa Er Batman e tutta la comitiva di ex camerati, incapaci ma famelici di potere, che circondavano il governatore Polverini e il sindaco Alemanno? Forse perché in realtà li hanno guardati in faccia e purtroppo si sono riconosciuti. Er Batman è stato eletto e a furor di popolo.
Trentunomila cittadini l’hanno visto e scelto fra tanti altri più onesti che stavano nelle liste di ogni partito, perfino il suo. L’hanno riconosciuto. E Fiorito, una volta eletto, si è comportato esattamente come avrebbe fatto la maggioranza schiacciante dei suoi elettori. Ha interpretato la conquista di un seggio alla Regione Lazio come la vincita alla Lotteria.
Lo stipendio era di ottomila euro, abbastanza per mandare avanti un paio di famiglie. Ma a lui non bastava, con gli indennizzi, le diarie, i privilegi e un paio di altri incarichi, che si ottengono facilmente leccando gli stivali ai boss del partito, è arrivato a guadagnare trentamila euro al mese, mille euro al giorno. Ma non gli bastava ancora e allora ha preso altri milioni, per la casa, le case, le feste, le orge, le macchine.
Tanto si può, si poteva e si potrà anche dopo. Certo, c’è il rischio che un magistrato ostinato ti indaghi.
Ma anche la quasi certezza di scamparla alla fine, perché le leggi sono fatte per i ladri. La legge che tutela i partiti come associazioni private e non soggetti di diritto pubblico, votata da tutti i partiti, compreso Di Pietro oggi e Grillo domani (altrimenti come potrebbe depositare il marchio?) è studiata appunto per rubare meglio. Queste cose gli italiani le sanno, gliele abbiamo raccontate. Ed è impopolare ripeterlo, perché l’italiano è autoassolutorio, gli piace sentirsi dire che lui è innocente e i partiti sono cattivi. Si è assolto dal fascismo ieri, dal berlusconismo oggi. Se gli vendi l’impunità, come fanno i demagoghi, ci guadagni bene, ti comprano la trasmissione, il giornale, il libro e il dvd. Non vendo nulla e posso dire la spiacevole verità. La classe dirigente è lo specchio di questo Paese.
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_____________________ ED ECCO QUELLO CHE IO AVEVO SCRITTO E PUBBLICATO SUL BLOG IL 22 MAGGIO SCORSO: «L’ITALIANO-MEDIO E’ UN DELINQUENTE CHE VOTA DELINQUENTI» di Giacomo Salerno
Solo per fare chiarezza, vorrei soffermarmi su una frase che, ultimamente, scrivo spesso. Che gli italiani siano “Delinquenti che votano delinquenti”. Detta da uno che combatte il qualunquismo da una vita sembra una frase contraddittoria. Ma il mio non è qualunquismo.
E’ l’osservazione della società italiana degli ultimi sessant’anni. E’ chiaro che non mi riferisco a tutti gli italiani, ci mancherebbe! Mi riferisco alla MAGGIORANZA degli italiani. Sarò pessimista? Forse. Ma è la storia di questo lercio Paese a dimostrarlo. Noi non rappresentiamo l’italiano-medio. Possiamo illuderci di farlo. Ma resta solo un’illusione.
Un modo per nutrire una qualche speranza nel futuro. Speranza che non deve mai morire, ovviamente. Ma siamo e resteremo sempre MINORANZA. Basta prenderne atto e non sognare l’impossibile.
L’italiano-medio è quello che va in chiesa la mattina e a puttane la sera. E’ quello che non ha mai letto un libro in vita sua e se ne vanta. E’ quello che ammira l’evasore fiscale. Ma è anche quello che – pur non pagando le tasse – porta i figli negli ospedali e nelle scuole pubbliche. E s’incazza pure se deve aspettare il suo turno. E’ quello che è “furbo” e si vanta di avere “santi in paradiso” e chiama “fesso” chi è onesto.
E’ quello che posteggia il suv – regolarmente comprato in barba al fisco – in terza fila e s’incazza col vigile che gli prende la multa… Devo continuare?
Ecco, il berlusconismo ha rappresentato tutto questo. Ha rappresentato i sogni e gli “ideali” di questi delinquenti. E la sinistra – invece di combattere questo sistema – pian piano ci è caduta dentro come un animale nella rete. Non considero nemmeno più Berlusconi il mio principale nemico E NON ME LA PRENDO PIU’ NEANCHE CON I POLITICI . Loro sono solo il “prodotto finito” dell’italiano-medio.
Sono la “punta dell’icerberg”, la parte emersa. Il novanta per cento dell’iceberg, quello sott’acqua, è formato dagli italiani delinquenti. Sono loro che hanno sempre deciso i delinquenti simili a loro da mandare in Parlamento. Abbattiamo i politici attuali? Facciamo tabula rasa di tutto? La maggioranza degli italiani saprà come sostituirli. Voteranno altri delinquenti al posto di questi delinquenti.
L’italiano-medio non ha nessuna intenzione di combattere il malaffare. Ci sguazza dentro da una vita. E’ nel suo dna. L’italiano-medio è “furbo” e noi – minoranza da una vita – siamo i “fessi”. L’italiano-medio non vuole combattere i delinquenti al potere. Sogna solo di imitarli per poter, un giorno, prendere il loro posto. Come spieghereste altrimenti la storia dei governi italiani dal dopoguerra in poi? La DC di Andreotti e Salvo Lima, poi il PSI di Craxi e Mario Chiesa, e – dulcis in fundo – l’accoppiata Berlusconi-Bossi con Dell’Utri e Mangano, Cosentino e Papa? E nel mezzo – per non farci mancare niente – la mafia e il Vaticano?
PER CONCLUDERE dico solo che la mia NON E’ UNA RESA, nè RASSEGNAZIONE, ci mancherebbe altro! O rinuncia a combattere fino alla morte COL COLTELLO FRA I DENTI. Basta, però, sapere che il nostro avversario non è il politico di turno. IL NOSTRO AVVERSARIO È SEMPRE STATO E SEMPRE SARÀ IL NOSTRO VICINO DI CASA!
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